Ok, gente… 24 anni e finalmente il mio primo concerto. L’ho penata parecchio, visto che da brava studentessa alla fine rinunciavo sempre ad andare ai concerti dei miei gruppi preferiti per esami e impegni scolastici e quando io ero decisa chi avrebbe dovuto accompagnarmi non poteva più farlo! DOH!
Anyhow…
Primo concerto, sede: Arena di Verona.
E ditemi poi voi come uno si può riprendere e andare a vedere concerti in altre sedi… MAH!
Veniamo al concerto in sè…
Killers, non il mio grupppo preferito, ma prima del concerto dicuramente uno tra i primi…diciamo 15?! Dopo il concerto si può dire che siamo nei primi 10! Non male, dai!
Io, Chiara e sua cugina Manuela rriviamo in macchina da Venezia e siamo davanti all’Arena che sono tipo le 19.05 con apertura cancelli annunciata per le 19.00. Sè, orario puramente pro forma visto che si è dovuto aspettare un bel po’.
Hanno aperto subito i primi cancelli, a cui c’era una calca da paura. Tutti ch premevano e spingevano per guadagnarsi il posto migliore nelle tribune non numerate, altrimenti dette "Là, sui monti con Annette" (dove però il cielo non è sempre blu, quanto più grigio/nero visto il tempaccio!). Noi tre, munite di biglietti platea numerata (7° e 8° fila, grazie Santa Chiara!!!) li guardiamo con un ghigno che neanche lo Stregatto… Ci incolonniamo al Gate 8, molto più tranquillo e vuoto, pensando (a ragione) si trattasse di quello per i posti numerati. Se però evitavano di farci aspettare un sacco fuori era mooolto meglio!).
Entriamo e ci dirigiamo ai nostri posti, imbattendoci in uno della security che controlla che effettivamente i nostri biglietti ci diano il diritto di trovarci così vicini al palco (di nuovo, grazie Santa Chiara!) e ci accomodiamo ai nostri posticini, tanto tanto carini.
Il cielo si fa sempre più grigio e non ho ancora capito se era perchè pure lui era triste per la presenza di Juliette la racchia, altrimenti detta Julliette Lewis. E quando lei entra mi chiedo (e con me Chiara e un altro migliaio almeno di persone) perchè cavolo non potevano lasciare la musica messa dal dj.
Lei sembra un incrocio mal riuscito tra diverse figure leggendarie, front men eccezionali cui lei può solo invidiare le doti musicali. Come ha detto Chiara, sembra abbia preso un manuale "Became a Frontwoman for dummies" e unisce agli insegnamenti così appresi la sua giornaliera lezione di aerobica, con tanto di affondi, dorsali etc etc etc…
Si notavano scimmiottamenti vari di gente del calibro di Steven Tyler (a cui penso si ispiri… senza troppo successo), atteggiamenti alla Freddy (devo specificarlo il Mercury?! No, perchè preferei evitarlo: mettere lei e Freddy mercury nella stessa frase è un’eresia bella e buona!), pantaloni di paiette alla Renato Zero e stivali bianchi alla Cugini di Campagna, solo senza zeppe (queste sono di Chiara) e una mancanza di cervello tutta sua.
Sì, perchè quando metà della tribula ti sta insultando e agitando le braccia per mandarti a quel paese e tu capisci che ti stanno incitando bisogna propria essere dotati di scarso intuito… ad andar bene!
La Giulietta, poi, si ostinava a tentare di catturare l’interesse del pubblico, senza peraltro riuscirci, se non quelle poche anime pie (ebbene sì, the three of us were among them) che decidevano di darle retta un minimo più che altro per compassione e pena.
Ma il top è arrivato quando la Lewis ha iniziato a chiedere la partecipazione del pubblico ("Come mi chiamo?" "Da dove vengo?") che ti fanno venire in mente rispostacce anche standotene seduto tranquillo in poltrona, figurati poi nel mezzo di una folla, che aspetta l’arrivo di cantanti seri! Morale, la poveretta si faceva le domande e si rispodeva da sè.
Veniamo al momento in cui finalmente se ne è andata… si sono levate grida di gioia spontanea udibili fino in Borgo Trento, dove hanno risvegliato tutti i pazienti dell’ospedale che sono dovuti essere sedati perchè non riuscivano più a prendere sonno! hihihi
Quando lei ha poi lasciato il palco il grido si è fatto ancora più forte e lei ha pensato bene di tornare sul palco pensando fosse una seconda ondata di applausi per lei… mi sa che quella parte il manuale per dummies la copriva!!!
Viene rimessa un po’ di musica dal dj, la Giulietta fa una nuova comparsa per un po’ di foto con il personale sanitario e quelli della sicurezza mentre alcuni "fan" si sono presentati a lei adoranti per fare delle foto con lei. Che secondo me hanno poi utilizzato per farle il malocchio… Ma è solo una sensazione! hihihi
Lei leva le tende e succede un miracolo.
Una folla accorsa per vedere i Killers si mette TUTTA a cantare Starlight dei MUSE. Sì, insomma, mica bruscolini!
Si sentivano le singole parole scandite dal pubblico che cantava entusiasta e allora ho avuto la vana illusione di essere stata trasportata indietro nel tempo di un anno ed essere potuta essere al concerto dei Muse all’Arena. Che da quanto ho sentito e visto è stato uno SPETTACOLO!
Anyway, momento di commozione-MUSE a parte mi sono subita chiesta se una cosa del genere, con tutto il pubblico che canta tutte le canzoni, si sarebbe potuta ricreare anche con ciascuna delle canzoni dei Killers. Ah, quanto odio avere ragione.
Non fraintendetemi, il concerto è stato davvero bello: luci, scenografia, le immagini mandate dietro, la band, Brandon Flowers… Tutto davvero molto molto bello. Ma il pubblico lo sentivi davvero partecipe e pronto a far venir giù lo stadio (o per meglio dire in questo caso, l’Arena) solo per le canzoni più famose: Human, Somebody Told Me, Smile Like You Mean It, Mr Brightside, All These Things That I’ve Done e When You were Young. Lì si ballava, sì cantava e si strillava tutti insiem. Mentre per tutte le altre la gente cantava i ritornelli, magari ballicchiava certi ritmi, ma non andava molto oltre. Certo, molte le eccezioni a questo, le famose Victims (fan sfegatati dei Killers, di cui avevamo due esempi, un irlandese e una inglese, accanto.)
Resta il fatto che il concerto è stato forse un po’ troppo breve (90 minuti soltanto) con soltanto poche vere interazioni con il pubblico. Brandon ha dimostrato di riuscire, quando vuole, a creare un’intensa reazione col pubblico e sa decisamente calcare un palcoscenico, ma forse gli manca ancora quel pizzico di saperci fare quando si tratta di coinvolgere il pubblico.
La parte centrale del concerto, infatti, ha avuto moltissimi alti e bassi, un po’ troppi forse.
Personalmente ho cantato per tutto il tempo (e avrei anche ballato e saltato tutto il tempo se fosse che volevo fare un po’ di foto e filmati di ricordo e quindi ogni tanto dovevo star pur ferma!), tranne sulla cover dei Joy Davision Shadowplay che sinceramente conoscevo poco e preferivo evitare strafalcioni, visto che in quel momento a cantarla insieme a Brandon ci saranno state si e no 10 persone. però devo dire che ho apprezzato molto di più la coerenza (l’avevano già fatta anche a Milano) all’eventuale ruffianata che potevano fare (e che in molti si aspettavano): Romeo and Juliet dei Dire Straits, per quanto sia uno dei miei pezzi preferiti, rischiava di diventare davvero un "omaggio" di cattivo gusto. Perchè se tutti ragionassero così, allora avremmo una cover diversa ogni volta che qualcuno suona all’Arena.
La scaletta la recuparerò nei prossimi giorni e la posterò, ma più o meno le canzoni sono quelle che han fatto a Milano, anche se in ordine diverso e con un’importante differenza: niente Tranquilize con Lou Reed a favore di Lousing Touch (cosa che ho gradito molto perchè la traccia numero uno di Day & Age mi piace un sacco.
Nessuna traccia degli archi che avevo visto accompagnare i Killers al Letterman Show in A Dustland Fairytale (fenomenale quella proposta al programma, ma all’Arena, saranno state le luci o l’atmosfera del posto, bè… è venuta benissimo uguale, anche senza archi! hihihi) ma in compenso trombe a profusione su Joyride e I Can’t Stay (bellissime entrambe!) e una versione al piano di Sam’s Town fatta da Brandon che era da urlo… e ho urlato… Quei 4 sono pure riusciti a farmi andare più che a genio una canzone che nella versione dell’album trovo quasi odiosa: Bling. Devo dire che live fa il suo gran bel figurone.
Quali canzoni fatte non ho ancora citato?
Bè, una su tutte è For Reasons Unknown, bellissima nell’album, anche meglio live. Spaceman F-A-N-T-A-S-T-I-C-A, ma no avevo assolutamente dubbi. Avevo intenzione di farmi almeno un minimo di filmatino ma non sono riuscita a stare ferma abbastanza per farlo su quella! hihihi
Rimangono solo due delle encore, mi sembra, a questo punto: Bones e Jenny Was A Friend Of Mine.
La prima aveva dietro le immagini del video di Tim Burton (e chi meglio, vi pare?! hihihi) e devo dire che Brandon è riuscito davvero a coinvolgermi con il suo "Don’t you wanna come with me?/Don’t wanna feel my bones/on your bones?/It’s only natural!/Don’t you wanna swim with me?/Don’t you wanna feel my skin/on your skin?/It’s only natural!"… evitate i commenti a luci rosse, grazie! hihihi
Poi, alla fine di Bones, quando ho detto a Chiara (senza che peraltro lei mi sentisse vista la mia mancanza di voce dopo tutto quel gridare e l’assordamento da concerto) che ci mancava giusto Jenny Was A Friend Of Mine per essere contenti, ecco che partono le prime note proprio di quella canzone lì ed ero in estasi.
Sarei stata ancora più in estasi se avessero fatto anche Andy You’re A Star, ma è che io adoro quella canzone e quindi mi mancava proprio un pezzo importante… Ma vabbè, "Leave your number on the locker and I’ll give you a call"…così me la sono sentita per prima cosa arrivata in auto! hihihi
Morale della favole?!
Concerto decisamente bello, anche se c’erano ampi margini di miglioramento per arrivare alla perfezione.
Per esempio:
– levarci dalle balle la Giulietta che non la si può proprio vedere
– mettere dei megaschermi: i videowall servono per quelli "Là sui monti con Annette" che non essendo muniti di Omnicolo non erano in grado di vedere un tubo (come una tizia appena fuori dal concerto ha avuto modo di informare più o meno tutta la piazza visto che se ne lamentava a voce alta -gridando perchè il suo accompagnatore la sentisse, ma purtroppo con lui anche i 500 metri quadrati corcostanti- con un linguaggio molto aulico e ricercato! hihihi)
– segare le braccia alla tizia-davanti-che-ti-giuro-non-la-sopportavo-più (quello è il suo nome completo: controllare all’anagrafe per credere!)
– non avere il tizio di fianco con alito al gas nervino e una passione gosì sfegatata da passare metà del concerto a convincerci a diventare anche noi delle Victims
– evitare di pagare 3 euro mezzo litro di acqua naturale, 6 euro una birra (giusto perchè mi stavo chiedendo quanto i suddetti vicini victims avessero speso in birra in una sera!)
Penso di avere detto tutto, ma rimangono ancora le foto e magari un videuccio o due… vedremo!
Ma il mio pc al momento fa i capricci e non vuole leggere le carte sd… vabbè, foto e video li posterò poi!
Se volete un parere che discorda quasi totalemente dal mio, eccovelo:
Sicuramente lui ne sa molto ma molto più di me, ma quella che ho scritto qui sopra è la mia modestissima opinione espressa per fare un resoconto di una bellissima serata. Conclusasi poi con un paninozzo da Mc Donald e tipo 40 minuti di coda in parcheggio sotterraneo e successivo ritorno a Venezia, per essere finalmente a letto alle 3.
Ma lo rifarei sicuramente! (Magari mi porterei da mangiare e bere da casa e aspetterei di entrare dopo l’esibizione della Giulietta… Anche se devo dire che anche quella è stata un’esperienza! hihihi)
Per chi c’era, che bella serata è stata, vero?!
Per chi non c’era, peggio per voi, gente: io mi sono divertita un mondo!!!!!
bax
E.
ps: scusate il papiro! hihihi Entusiasmo da primo concerto!